Et in Arcadia Ego. Roma come luogo della memoria nelle culture europee


MINIONA -

Facoltà di Filologia (Università di Łódź)
Częstochowa, ul. Zbierskiego 2/4

La nota citazione latina Et in Arcadia Ego divenne il motto di Viaggio in Italia di Goethe. Per i tedeschi, il cui Paese – pur non esistendo più da secoli – ancora si chiamava Sacro Romano Impero della Nazione Germanica, Roma rivestiva un’importanza particolare. Scrittori, pittori e studiosi vi cercavano la propria identità culturale, che potesse sostituire la patria mancante. Quindi non è da meravigliarsi che i viaggi in Italia (Bildungsreisen) erano a partire dal XVII secolo una sorta di obbligo per ogni tedesco desideroso di pervenire ad una formazione completa.

Il mito di Roma, dei suoi nomi, (urbs aeterna Tibullo, aurea Roma, Roma felix, sacra urbs, princeps urbium – Ovidio, domina – Orazio, caput orbis terrarium – Tito Livio, caput rerum – Tacito, caput mundi – Lucano), si è formato e perpetuato grazie ai classici della letteratura latina, che l’hanno prolungato nel corso dei secoli; si tratta di riferimenti culturali noti, che restano presenti ancora oggi nelle nostre lingue. Roma è immagine delle Istituzioni (di quelle antiche come di quelle europee di oggi), del diritto laico, della politica, della democrazia, della Repubblica, come anche del dispotismo; dell’arte del dire; delle lingue (non solo quelle neoromanze) come dimensione e valore culturale. La Roma antica e la Universitas Christiana sono divenute luogo comune europeo della memoria (lieux de mémoire, Pierre Nora). Attorno alla visione cristiana di Roma ruotano, tuttavia, conflitti che rimandano alla storia e che restano nella memoria europea: la Roma dei protestanti, degli ortodossi, dei cattolici e degli ebrei. È un luogo nella memoria d’Europa; può essere inteso come base per insormontabili differenze, oppure piuttosto l’occasione per intraprendere un dialogo con l’altro, attraverso il rispetto delle reciproche frontiere, o forse anche con il loro rispettivo abbattimento.

Il patrimonio lasciato in eredità dall’Impero romano, dalle colonne celebrative agli archi di trionfo, dai monumenti, (il Foro romano, il Marco Aurelio, il Colosseo, la Bocca della verità, per citarne solo alcuni in minima parte) agli epitaffi, alla pittura e ai classici latini, sono entrati nell'iconografia di tutti i Paesi europei come modello artistico e punto di riferimento tecnico-stilistico. Il fascino della città eterna dura fino ad oggi. Da soggiorni intellettuali a Roma sono nate opere varie, tutte si rifanno al Viaggio in Italia di Goethe: alcune negano l’importanza dell’eredità romana, altre aprono un gioco postmoderno con questa tradizione chiave della cultura europea.

La conferenza ha carattere interdisciplinare. Nasce per raccogliere le varie concezioni legate alla città di Roma che risiedono nelle varie culture d’Europa, e per porre il quesito di una Roma come lieu de mémoire per l’Europa: Roma è prima di tutto una memoria, un’eredità culturale che da secoli attira invasori, pellegrini, artisti, intellettuali e viaggiatori? O aspira piuttosto a un proprio titolo, nazionale o di identità sociale, per cui può assurgere a una sorta di lasciapassare ai salotti storico-culturali? La percezione delle differenze tra la cultura greca e quella romana, tra la latina e la bizantina, può influire oggi sulle identità dell’Europa centro-orientale, in particolare su quelle che, ad esempio per effetto di processi di trasformazione, si sono trovate in crisi? Ed eventualmente, come?

Si propongono i seguenti campi tematici come ambito problematico della conferenza:

– Roma come metropoli nelle letterature europee;

– Roma come pattumiera di culture;

– Roma siamo noi: espropriazioni confessionali e nazionali di tradizioni di Roma;

– Icone e simboli di Roma, ovvero le loro funzioni nelle culture europee;

–Da Cesare e Nerone passando per Vittorio Emanuele e Mussolini: romani celebri nella letteratura;

– Europa/Europe del Centro: dove e come l’Oriente incontra l’Occidente? Il limes nelle letterature d’Europa;

– Roma nelle “lingue-culture” dell’Europa di ieri e di oggi;

– Nomi di Roma e onimia ispirata da Roma;

– Stereotipi legati al fascino e all’influsso di Roma.

Vi preghiamo di inviare gli abstract dei vostri interventi (1000 caratteri ca.) e una breve informazione (indirizzo, e-mail, affiliazione accademica, nota biografica) entro il 31 marzo 2018 ai seguenti indirizzi email: karolina.sidowska@uni.lodz.pl (interventi in tedesco o inglese) o stefano.cavallo@uni.lodz.pl (italiano).






Aktualizacja:  2018-02-26